RINOTRACHEITE FELINA

Quando si parla di gattini, molto spesso si sente nominare anche l’herpes virus, ma di cosa si tratta in particolare? Quali sono i principali sintomi e la modalità di trasmissione? Si può prevenire questa infezione? Colpisce solo i cuccioli? Può essere trasmesso anche a noi?

Approfondiamo l’argomento!

AGENTE EZIOLOGICO E TRASMISSIONE
L’herpesvirus felino di tipo 1 è l’agente eziologico che determina nel gatto e nel gattino la rinotracheite infettiva, la trasmissione avviene per stretto contatto diretto con un soggetto infetto in fase acuta (che
presenta una sintomatologia) oppure con un soggetto portatore cronico la cui infezione si è riattivata (poiché questo virus in molti soggetti tende ad instaurarsi a livello di tonsille, mucosa orale e gangli del trigemino dove resta latente per settimane o mesi ma tende a replicarsi nuovamente a seguito di uno stimolo stressante che potrebbe essere un parto, l’arrivo a casa di un nuovo micio, patologie coesistenti), la principale via di trasmissione è il contatto con la saliva, le lacrime e il muco, le vie d’infezione sono infatti oro-nasale e congiuntivale. I gatti neonati possono essere contagiati anche dalla madre qualora avvenga la riattivazione dell’infezione latente preesistente.

SINTOMI
Quando il gatto viene a contatto con il fluido infetto, il virus penetra e inizia a replicare nell’epitelio oro-nasale per poi passare in faringe, trachea, bronchi, bronchioli e sacco congiuntivale. L’incubazione a
seguito dell’infezione ha una durata media di 2-6 gg ; i sintomi che compaiono per primi sono depressione, inappetenza e febbre, subentrano poi starnuti, scolo nasale inizialmente sieroso e poi
purulento, laringite, tracheite e in qualche caso polmonite, un altro sintomo caratteristico è la congiuntivite bilaterale con scolo oculare (gli occhi risultano essere lucenti e con la mucosa arrossata) talvolta possono essere presenti ulcerazioni a livello della lingua e della cornea ed erosioni a livello del naso. In rari casi aborto e sintomi neurologici.
La sintomatologia ha una durata di 7-14 gg ma se non vengono intraprese delle terapie specifiche si possono instaurare delle forme croniche con danni permanenti.
La letalità in genere è bassa ma purtroppo significativa nei neonati e cuccioli e nei soggetti immunodepressi (gatti già infetti da FIV e/o FELV).

TRATTAMENTO
Nel caso in cui il gatto presenti alcuni dei sintomi sopra descritti, non necessariamente tutti contemporaneamente (dipende dall’avanzamento dell’infezione) è essenziale rivolgersi tempestivamente al medico veterinario che intraprenderà delle terapie di supporto, quanto prima verranno instaurate le cure, maggiori risultano essere le possibilità di ripresa e guarigione. Queste generalmente comprendono la fluidoterapia, la nutrizione enterale o parenterale, il trattamento diretto della sintomatologia oculare, respiratoria e delle eventuali infezioni secondarie.

PROFILASSI
Come abbiamo visto, questo virus è molto presente nella popolazione felina, sia tra i cuccioli ma anche tra gli adulti ed è semplice perciò venire a contatto con un soggetto eliminatore qualora il gatto non viva
esclusivamente in casa o nel momento in cui arrivi un nuovo gatto in casa.
Esiste però un vaccino trivalente che è estremamente raccomandato, viene definito infatti “vaccino core” e comprende al suo interno l’agente dell’Herpesvirus che abbiamo appena trattato assieme ad altri 2 virus
molto frequenti nei gatti, il calicivurus e il parvovirus, di questi ne parleremo prossimamente!
Il primo vaccino viene raccomandato attorno alle 9 settimane di vita con un richiamo dopo 3-4 settimane, non può essere somministrato nei primi 2 mesi di vita del cucciolo poiché potrebbero essere presenti degli anticorpi materni che interferirebbero con il vaccino e non permetterebbero un corretto sviluppo anticorpale, passato questo lasso di tempo essi tendono a ridursi sensibilmente ed è per questo che i
cuccioli risultano essere maggiormente sensibili alle infezioni se non vaccinati. Il richiamo sarà poi annuale o triennale a seconda del rischio di infezione. Chiedete sempre informazioni al medico veterinario che segue le linee guida vaccinali in continuo aggiornamento.

ZOONOSI?
Possiamo prendere l’herpesvirus felino anche noi? La risposta è no, non è una zoonosi, questo herpes virus è altamente specie-specifico, colpisce esclusivamente i felini.

Eva Sancin